APPROFONDIMENTI

Smarthphone e Videogiochi

approfondimenti tecnlogie

1) Premessa

Il termine inglese Technology information communication (TIC) definisce la grande categoria di presidi informatici oggi diffusi in tutto il mondo: computer, internet, tablet, smartphone, video giochi e tanti altri. L’utilità di questi strumenti si è rivelata formidabile per l’umanità. Tuttavia, se usati in maniera impropria, soprattutto in epoche molto precoci (infanzia e adolescenza) quando il cervello è in fase di intenso sviluppo, possono essere responsabili di difficoltà da lievi a molto gravi.

2) La tecnologia modifica il funzionamento del cervello

Questo è avvenuto anche quando l’uomo ha inventato l’alfabeto o ha imparato a leggere. Le modificazioni del cervello legate al progresso non rappresentano pertanto un problema. Ad oggi, sono ancora pochi gli studi che indicano un evidente cambiamento del tessuto cerebrale in seguito all’uso delle TIC, rispetto al quale è necessario distinguere tra uso non patologico e patologico. In questo video possiamo osservare una stimolazione cerebrale da smartphone così intensa da determinare, alla sua improvvisa sospensione, una sofferenza altrettanto intensa, che può essere magicamente eliminata ristimolando il cervello nello stesso modo. Un po’ come avviene con la cocaina ed altre droghe. Le stimolazioni sul cervello di questo bambino di pochi mesi, di per sé, potrebbero non avere alcuna conseguenza ma, se ripetute troppo a lungo nel tempo potrebbero certamente averne.

3) Problematicità da diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. 

Studi scientifici autorevoli stimano che i giovani adolescenti, tra gli 11 e i 17 anni, utilizzano quotidianamente il cellulare. Non è difficile immaginare che da abitudine a dipendenza, il passo è breve. Molti di loro, infatti, potrebbero andare incontro a numerose problematicità, quali deprivazione di sonno, difficoltà di concentrazione e attenzione, compromissione delle capacità di socializzazione. Pochi sono gli studi che hanno fornito dati affidabili sulla dimensione del fenomeno. Tuttavia, alcune indagini, incluse quelle condotte dalla Fondazione Novella Fronda evidenziano una correlazione tra l’uso problematico di cellulare e l’insorgenza di altre forme di abuso/dipendenza. 

4) Gli studi di Novella Fronda in giovani adolescenti su uso problematico 1. di cellulari 2. di videogiochi. 3. di gioco d’azzardo

Qui di seguito riportiamo alcuni risultati ottenuti dagli studi promossi dalla Fondazione Novella Fronda:

4.1 Uso problematico di cellulari (1156 studenti, 11-13 anni, 2014-2015). Una prima evidenza, di certo inquietante, riguarda la percentuale di ragazzi e ragazze che incontrano i criteri di problematicità. Le ragazze, non senza sorpresa, superano nettamente i ragazzi.

Ragazze: 13.5 % in prima media, 16.4 % in seconda media, e 19.5 % in terza media),

Ragazzi: ragazzi 14.3 % in prima media, 18.0 % in seconda media, e 14.8 % in terza media

 

4.2 Uso problematico di videogiochi (circa 1000 studenti, 11-13 anni, 2014-15)

Studi recenti hanno rivelato che una percentuale tra il 60 e il 80% di adolescenti di 12-14 anni riferisce essere stata coinvolta in qualche tipo di gioco d’azzardo durante l’anno. Alcuni studi hanno riportato che l’85% dei ragazzi tra gli 11 e 13 di età gioca ai videogiochi almeno una volta al giorno (8) La diffusione di questa abitudine ha comportalo inevitabilmente un incremento nella prevalenza dell’uso problematico dei videogiochi.

Nel nostro studio abbiamo osservato che utilizzavano in maniera problematica i videogiochi:
più del 20% dei ragazzi
circa il 9% delle ragazze.

La situazione appare rovesciata rispetto a quanto osservato per i videogiochi

4.3 Uso problematico del gioco d’azzardo (1325 studenti,11-13, 2014-15)
Studi recenti hanno rivelato che una percentuale tra il 60 e il 80% di adolescenti riferisce di essere stata coinvolta in qualche tipo di gioco d’azzardo durante l’anno precedente (12–14).
Nel nostro studio circa il 35% dei soggetti del nostro campione riferiva qualche tipo coinvolgimento nel gioco d’azzardo. Tale comportamento è apparso associato con il consumo di alcol, fumo di tabacco e di Energy drinks.